Allevamento / Intervista

Stefano Bartolini risponde

1) Quali sono stati i motivi che la hanno orientata alla scelta di questa razza?

La storia dell'allevamento di Casa Bartolini nasce circa venti anni fa quando dopo la nascita di mio figlio, con mia moglie, decidemmo di prendere un cucciolo, la mia scelta si orientò sul Boxer per due motivi, il primo puramente estetico ed il secondo perché si diceva che questa razza fosse l'ideale per un bambino piccolo.

2) Si è documentato prima del primo acquisto o ha semplicemente seguito il suo istinto?

Certo, perfezionista quale sono, mi sono ampiamente documentato sui vari allevamenti, ed ho scoperto con grande piacere che il miglior allevamento di quegli anni distava solo pochi Km da casa mia, mi riferisco all'allevamento del David del Prof. Raffaello Mariotti, apprezzato giudice nazionale ed internazionale, ma soprattutto grande conoscitore di questa splendida e complicata razza.

3) Con quali soggetti ha iniziato?

Il mio primo Boxer è stata una femmina tigrata di nome Brenda del David, grazie a lei, al suo splendido carattere, al suo impagabile amore ed alla sua illimitata lealtà, questa razza mi è entrata nelle vene e nel sangue a tal punto,che spesso i miei amici e collaboratori ritengono di scorgere delle somiglianze tra me ed i miei cani. Con l'aiuto del prof.Mariotti, Brenda viene accoppiata tre volte ed i cuccioli nascono sotto l'affisso del David, in questi anni cerco di assorbire il piu' possibile della professionalità e dell'esperienza di questo grande personaggio del boxerismo italiano.
Da una delle tre cucciolate di Brenda, decido di tenere un bellissima femmina di nome Liz del David, così comincia la mia avventura come allevatore, inizio ad appassionarmi allo studio delle linee di sangue ed il mio pensiero quotidiano è trovare lo stallone giusto per le mie due femmine.
In pochi anni ottengo l'affisso di "Casa Bartolini" e comincio a fare sul serio, producendo soggetti sempre più interessanti e frequentando le esposizioni come giovane allevatore.
Il successo nazionale ed internazionale arriva con la nascita di una splendida cucciolata dalla quale emergono Marving e Michel che io amo definire i miei "Gemelli da Podio" grazie a questi due eccellenti soggetti, comincio letteralmente a girare l'Europa, calcando i ring delle più prestigiose manifestazioni, a poco a poco conosco tutti i grandi allevatori del momento ma soprattutto comincio a capire e detestare la cinopolitica, capisco che nessuno ti è veramente amico ma che tutti possono esserti nemici, divento consapevole del fatto che, posso contare solo su me stesso e sul mio istinto.
L'istinto è stato senza ombra di dubbio il migliore amico e consigliere e mi ha guidato quando un noto allevatore mi consigliò di sterilizzare la Michel, perchè al primo calore aveva avuto un prolasso uterino, questi mi disse che a causa di quel problema Michel non sarebbe mai stata una buona fattrice, Michel ha avuto sei cucciolate senza nessun problema, ma soprattutto a prodotto eccellenti soggetti del calibro di Leonardo campione tedesco VDH e campione internazionale, Tobia Campione tedesco VDH, Mascia campionessa dell'anno tedesca ed altri notevoli soggetti che in esposizione ottengono sempre il massimo della qualifica, senza contare che Leonardo ad oggi mi ha regalato Tina campionessa tedesca VDH e Denver campionessa giovane Bundessieger, credete che avrei dovuto seguire il consiglio di questo pseudo allevatore?
Sono una persona molto passionale ed istintiva, sono molto pane al pane vino al vino, purtroppo questo mio modo di essere, schietto e diretto è stato distorto e trasformato in arroganza e presunzione, ho sempre cercato di ragionare con la mia testa, non sono mai andato dietro la massa, anche per le scelte di allevamento, quando tutti andavano a coprire con lo stallone del momento, il campione plurititolato, io andavo dallo stallone sconosciuto ma giusto per la mia femmina.
Comunque la svolta decisiva è avvenuta nel giugno 2000 quando mi sono recato in Germania, con una femmina di nome Olimpia per una monta con uno stallone tedesco di nome Brisant, durante questo breve soggiorno ho conosciuto Heike Lomp grande appassionata di boxer, alla quale sono molto affezionato anche perchè è la proprietaria di Leonardo Vom Pfauenthron ( padre di Leonardo, Tobia e Mascia) stallone con il quale ho coperto, non una, ma ben tre volte la Michel. Durante una delle nostre chiacchierate di boxer, Heike mi conferma l'intenzione del Boxer Klub tedesco, a seguito di una legge governativa che vietava le amputazioni per fini estetici , di modificare lo standard del boxer prevedendo solamente coda ed orecchie integre, questa conferma e la visione di alcuni soggetti integri mi portano, alla decisione di non amputare piu' nessuno dei cuccioli che sarebbero nati da quel momento in poi.
Questa mia decisione ha portato il delirio nell'ambiente boxeristico italiano, la rottura con il BCI ormai era inevitabile, ero stanco delle accuse che mi muovevano contro, non mi sentivo piu' tutelato da questo ente, ma soprattutto la cosa veramente grave era la scorretta informazione che il club di razza dava, in merito al cambiamento di standard ed il terrorismo psicologico praticato nei confronti degli altri allevatori, soprattutto sui giovani generalmente favorevoli ai cambiamenti, con pubblicazioni di foto di boxer integri gravemente feriti alla coda, incidente peraltro possibile ma in tutte le razze con coda integra non solo nel boxer.
Quando ho cominciato ad allevare integro, i grandi allevatori mi additavano come colui che avrebbe rovinato la razza, bene questi signori, se così vogliamo definirli, oggi allevano integro addirittura qualcuno, era andato oltre annunciando, che pur di non adeguarsi avrebbe smesso di allevare oppure avrebbe cambiato razza, forse sarebbe stato meglio così, perchè certe persone un boxer non lo meritano, il boxer va al di la dell'aspetto esteriore.
Quindi ho cominciato a disertare raduni e campionati dell'anno in Italia, ed ho però iniziato ad esporre i miei soggetti in Germania, riscuotendo un grande successo, questi dissapori e queste divergenze di opinioni con il BCI, hanno maturato in me, la necessita di creare un'altra associazione per la tutela della razza boxer denominata "ITALIAN BOXER CLUB", della quale sono fiero presidente, nel giro di pochi anni anche se non abbiamo ancora ottenuto il riconoscimento Enci, abbiamo lavorato tantissimo conquistando consensi a livello nazionale ma soprattutto internazionale, tra i nostri grandi successi possiamo vantare di aver ottenuto il pedigree per i boxer bianchi nella speranza, in qualche modo, di arginare la barbara e crudele usanza di sopprime questi sanissimi e dolcissimi cuccioli.

Allevamento

4) Quale metodo di riproduzione impiega?

Credo che l'istinto di cui ho parlato precedentemente mi abbia notevolmente aiutato, ovviamente unito alla ragione ed allo studio dei pedigree, comunque ho sempre cercato di usare stalloni di mia produzione.
All'inizio tuttavia, l'inesperienza mi ha portato ad usare stalloni plurititolati, ma con il passare degli anni ho cominciato a cambiare modo di pensare ed ha fidarmi piu' di un bel cane sconosciuto, questo soprattutto per evitare l'uso di cani sapientemente ritoccati, mi riferisco a musi siliconati e ad altri interventi di chirurgia estetica, che purtroppo molto spesso vengono praticati su cani che devono assolutamente fare carriera.
Oggi scelgo comunque solamente stalloni integri perché, per me, è diventato fondamentale vedere una coda ben portata ed orecchie integre di giuste dimensioni, come un tempo lo era vedere una bella testa od una bella dorsale.

5) Quali sono le problematiche di questa razza?

Credo assolutamente che il boxer sia un cane sano, gli esami sanitari richiesti dai club di razza sono displasia dell'anca, spondilartrosi ed ecodoppler, a mio parere queste patologie sono state esasperate, soprattutto per un discorso economico, sottoporre un soggetto a tali esami richiede tempo ma soprattutto denaro, è un giochino sapientemente studiato.
Con questo non voglio dire che certe patologie non siano presenti nella razza, ma credo comunque che un soggetto con displasia HD C possa essere un'ottimo riproduttore, ed oggi purtroppo se la displasia non è HD A già si comincia ad avere dei dubbi.

6) Qual'è la mole ideale per un ottimo "Boxer"?

Personalmente preferisco il maschio grande, ma non troppo pesante, e la femmina decisamente femminile ma non troppo leggera.

7) è possibile ottenere soggetti di grande mole e con ottimo movimento?

Sicuramente si, quando un cane e ben costruito, avrà anche un ottimo movimento e sono anche convinto che il temperamento del cane influisce negativamente o positivamente sulla sua andatura.
Un cane grande ma ben angolato ed armonico avrà sicuramente un movimento migliore, rispetto ad un cane piu' piccolo se non ben costruito ed angolato.

8) Che importanza attribuisce alla testa?

Certo, la particolare testa del boxer è il biglietto da visita di questa razza, ma negli anni ho imparato a guadare il boxer nel suo insieme, presto molta attenzione alla costruzione agli angoli ed all'armonia del boxer nel suo complesso, una testa perfetta su un tronco non armonico e ben costruito non sono sufficienti per ritenere eccellente un soggetto.

9) Quali sono le attuali sue linee di sangue?

In questi anni mi sono creato una mia linea di sangue, che conosco alla perfezione, basta pensare che oggi in casa con me vivono tre femmine, Dori, Michel e Mascia rispettivamente nonna, mamma e figlia tre generazioni, questo mi aiuta molto per gli accoppiamenti.
Cerco di usare i miei stalloni con ogni tipologia di femmina, questo mi permette con la visione delle varie cucciolate, di essere in grado di consigliare chi eventualmente dovesse richiedere una monta con uno dei miei stalloni.

10) Quali sono le difficoltà nell'allevare questa razza?

Credo che le difficoltà nell'allevare siano presenti in tutte le razze, tuttavia l'unica cosa che mi sento di sottolineare è che non si finisce mai di imparare, ed è importantissimo non sentirsi mai arrivati, cercare sempre di assorbire il piu' possibile da tutti, talvolta anche il neofita può essere prezioso.

Carattere

11) Ritiene il "Boxer" un soggetto attivo nella funzione da guardiano? o si limita soltanto ad un semplice abbaio?

Il boxer è un cane equilibrato, sincero e leale, ottimo compagno di giochi, tuttavia il suo carattere felice e gioviale non gli impedisce di diventare al momento giusto un'ottimo guardiano per la sua famiglia.

12) Qual è il rapporto che s'instaura tra cane e proprietario?

Senza nessun dubbio è un rapporto di amore ed assoluta devozione, il boxer è un cane che ha continuamente bisogno di contatto fisico con il suo padrone, non è un cane adatto a vivere in canile, lontano dalla famiglia.

13) Che problematiche presenta nell'integrazione con l'ambiente, con le persone, con il traffico, ecc.?

Nessuna, il boxer è un cane molto duttile ed adattabile ad ogni situazione, l'importante è fornirgli una buona socializzazione fin da piccolo.

14) Che tipo di persone chiedono il "Boxer "?

Il boxer è un cane molto socievole ed è sempre alla ricerca del contatto con i proprietari con i quali costruisce un rapporto profondo. Non è assolutamente aggressivo verso i membri della famiglia, li rispetta, dimostra affetto nei confronti di tutti e non cerca di imporsi. Tutto questo ne fa un cane eccezionale adatto a chiunque.

15) Quanto spazio è necessario per un soggetto di questa mole?

Poco, il boxer è un cane molto pulito ed educato, quindi puo' tranquillamente vivere in un appartamento, anche senza giardino, in questo caso ha pero' bisogno di quotidiane passeggiate, anche per dare sfogo alla sua irrefrenabile vivacità.

16) Come si comporta con i suoi simili?

Tra gli altri cani sa farsi rispettare ma sa anche vivere in armonia con tutti gli animali. Se la situazione appare priva di minacce, l'istinto alla difesa viene messo da parte per lasciare spazio al gioco. Molto dipende dal livello di socializzazione del cane e da come è stato cresciuto.

17) Come si comporta con i bambini?

Con i bambini, così come con i cuccioli, è un ottimo babysitter: diventa tenerissimo e accetta passivamente anche le tirate d'orecchie. Se la situazione dovesse farsi esasperata, lascia il campo per rifugiarsi in un angolo tranquillo, evitando qualsiasi reazione aggressiva.

Acquisto

18) A che mese cede il cucciolo?

I cuccioli vengono ceduti non prima dei sessanta giorni, ovvero dopo i primi vaccini e il microchip di riconoscimento. Al momento dell'acquisto richiedo la firma di un contratto con cui io mi impegno a rispondere degli eventuali problemi del cucciolo e il nuovo proprietario si impegna ad accudire il cucciolo nel migliore dei modi.

19) Il cucciolo che vende, lo fa sempre scegliere al nuovo proprietario o fa lei una preselezione?

Il livello di produzione del mio allevamento è piuttosto omogeneo e chi viene a farmi visita può vedere tutte le cucciolate disponibili. Il mio invito è di visitare il sito www.casabartolini.com dove pubblico tutte le foto dei cuccioli: tutto alla luce del sole. È il futuro proprietario che sceglie ma ovviamente sono sempre ben lieto di mettere a disposizione la mia esperienza per una consulenza accurata.

20) Il probabile acquirente è sempre quello giusto per convivere con questa razza?

Il boxer sa come farsi amare e fare breccia nel cuore del nuovo proprietario. Cerco di affidare i miei cuccioli a persone responsabili e che mi ispirino fiducia: è una mia responsabilità. Voglio essere sicuro che crescano in ambienti sani e sono sempre disponibile con i miei consigli.

Futuro

21) Qual'è il suo tipo ideale di "Boxer " e come pensa di ottenerlo?

È difficile parlare di "Boxer ideale" perché ogni boxer a modo suo sa essere speciale. Lo standard è il riferimento e ciascun allevatore ne ha una propria lettura. Ai primi posti ci sono sicuramente la salute e l'equilibrio caratteriale (ovvero l'essenza del boxer). Sul piano morfologico, un mio cruccio sono le ossature robuste che ho attinto dalle linee di sangue olandesi e tedesche. Cerco di fondere i canoni estetici della tradizione italiana con costruzioni funzionali. Oggi sono soddisfatto dell'omogeneità della mia produzione e i continui riconoscimenti mi stimolano a continuare su questo percorso.

22) Collabora con altri allevatori per la selezione del tipo?

Nel passato ho attinto alle migliori linee di sangue italiane ma ben presto ho sentito la necessità di trovare la mia strada che mi ha portato all'estero. Oggi il mio nome è molto conosciuto in Germania e in Olanda dove godo della stima e della collaborazione di molti allevatori e addestratori; in particolare ho un rapporto di profonda amicizia con l'allevamento "Balderbusse".

Stefano Bartolini

Stefano Bartolini

Patrizia Bartolini

Patrizia, moglie di Stefano, porta a spasso 4 boxer

Stefano Bartolini

Stefano Bartolini gioca con i cuccioli

Patrizia Bartolini

Patrizia con un cucciolo

Nina, cucciolo 4 mesi

Nina, 4 mesi

Stefano Bartolini

Stefano Bartolini

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I numerosi premi ...

Premi

... e gli attestati ricevuti.

Attestati

 

Attestato

Allevamento Selezionato Riconosciuto

Stefano Bartolini, giudice

Attestato Esperto Giudice Cinofilo
rilasciato a Stefano Bartolini

Stefano Bartolini gioca con i propri boxer

Stefano Bartolini gioca con i propri boxer

Stefano Bartolini gioca con i propri boxer Stefano Bartolini gioca con i propri boxer Stefano Bartolini gioca con i propri boxer Stefano Bartolini gioca con i propri boxer