Boxer bianco e modifica dello standard: aggiornamento
A seguito di numerose richieste di chiarimento, riportiamo questa nota di interpretazione di una recente news apparsa sul sito ufficiale del Boxer Klub di Monaco: www.bk-muenchen.de/cms/aktuelles/index.php3 la cui traduzione italiana è pubblicata sul sito boxering.
Circa un anno fa l'assemblea generale del BK aveva deliberato sull'inserimento della colorazione bianca nello standard, subordinandolo all'esito di una fase sperimentale in allevamento di 25 accoppiamenti con un genitore bianco. La ricerca avrebbe dovuto estendersi fino alla terza generazione.
Nei mesi successivi si sono rincorse interpellanze e risposte tra il responsabile dell'allevamento e il presidente del BK e il comitato per l'allevamento del VDH sfociate in un sostanziale nulla di fatto.
La cosa non ci sorprende: i paletti fissati dal BK - già molto restrittivi - esigevano analisi sanitarie e caratteriali delle cucciolate fino alla terza generazione, rincarate dal test audiometrico. Inoltre, i soggetti nati da questi accoppiamenti non sarebbero stati iscritti regolarmente all'albo genealogico della razza, ma solo al Lir, derivando da soggetti fuori standard. E' chiaro che, a queste condizioni gli allevatori, oberati di oneri a fronte di pochi onori, abbiano gettato la spugna.
La questione della modifica dello standard viene quindi accantonata, salvo essere nuovamente riproposta dalla assemblea generale.
Vogliamo spiegare ai nostri simpatizzanti e lettori, che la differenza tra allevamento in Italia e Germania è sostanziale e la politica dell'Italian Boxer Club non subisce nessun cambiamento a seguito di questa decisione della madre patria.
In Germania - infatti - solo i soggetti, che superano lo ztp (che consiste in valutazioni morfologiche, prove caratteriali e test sanitari), ottengono l'idoneità alla riproduzione. Il pedigree viene rilasciato dal Club.
In Italia invece qualunque soggetto nato da due boxer con pedigree può essere a sua volta iscritto all'albo delle origini, siano i suoi genitori belli o brutti, equilibrati o aggressivi, sani o malati. L'unica assurda, discriminante eccezione è data dalla colorazione del mantello. Come è noto, il pedigree non viene emesso dal Club di razza, ma dall'Enci, che è un ente privato, il quale gestisce in appalto concesso dal Ministero dell'Agricoltura i libri genealogici delle razze. L'Enci non ha nessuna competenza per decidere i corretti accoppiamenti in allevamento. Inoltre non effettua nessun controllo sulla veridicità dei dati dichiarati dagli allevatori. Pertanto, l'esclusione dalla riproduzione dei soli soggetti bianchi è una illegittima discriminazione contro cui l'Italian Boxer Club continuerà a battersi, come ha sempre fatto, anche prima di questa parentesi aperta nel 2010 dalla Germania sulla possibile modifica dello standard.
Sotto questo aspetto e cioè relativamente all'impiego dei bianchi in allevamento, l'Italia è autonoma rispetto alla madrepatria, per le importanti differenze, che abbiamo descritto.
Per quel che riguarda invece il rientro nello standard a pieno titolo, non possiamo che rimetterci alle decisioni del Boxer Klub.
Ci spiace che il Klub di Monaco abbia deciso di agire in modo poco interlocutorio, in quanto molti dei dati, che mancano per una piena valutazione della colorazione bianca, sono già da tempo in possesso dell'Italian Boxer Club mediante la valutazione di numerosi soggetti bianchi nei raduni, la raccolta sistematica di dati forniti dai proprietari e una ricerca comparata sulle tre colorazioni del boxer condotta in collaborazione con l'Università Veterinaria di Pisa. L'Italian Boxer Club è anche a conoscenza dei risultati di diversi accoppiamenti con un genitore bianco, fino alla seconda generazione.
Cogliamo l'occasione per invitare i boxeristi, che abbiano effettuato un accoppiamento con un soggetto bianco a uscire allo scoperto, inoltrandoci foto, dati sanitari e ogni informazione utile.
E' importante sottolineare, che la sospensione della procedura di modifica dello standard non dipende da elementi in contrario, che siano emersi durante questa fase sperimentale, ma solo dalla difficoltà di portare avanti una ricerca, che, così impostata, è poco praticabile in concreto. Al contrario, tutti gli elementi finora raccolti portano a concludere per una sostanziale equivalenza tra le differenti colorazioni della razza sia sul piano sanitario, che caratteriale, come dimostrano anche gli atti di un convegno che la Dr.ssa Chiara Mariti ha tenuto ad Avignone il 26 novembre 2011 su uno studio universitario al quale ho avuto l'onore di partecipare.
Il testo di questa nota, a mia firma, è stato tradotto e inviato al Boxer Klub di Monaco.
Leggi i PDF
Lettera al Boxer Klub
Boxer bianco e modifica dello standard: aggiornamento
Atti Congresso Avignone (prima parte)
Atti Congresso Avignone (seconda parte)
Ulteriori approfondimenti sul Boxer Bianco visitando la sezione dedicata sul sito Italian Boxer Club
