Cosa devono leggere i miei occhi...

Stefano Bartolini, Presidente I.B.C.

Sul sito dell’allevamento del Gran Mogol del Signor Giancarlo Perrotta (www.boxerdelgranmogol.com) è recentemente comparsa una sezione, chiamiamola una paginetta dedicata al boxer bianco.

Dopo aver scoppiazzato qualche stralcio di articolo dall’Italian Boxer Club o i 100 altri siti, che ricalcano quello che io pubblico da 15 anni, il Signor Perrotta ha il coraggio di inserire questa frase, che cito testuale:

Con la speranza che venga modificato lo standard e riconosciuto il colore bianco senza limitazioni, nel nostro allevamento curiamo i neonati bianchi esattamente con lo stesso amore che dedichiamo ai loro fratelli e richiediamo anche per loro il pedigree.

Ma cosa Perrotta? Ma dove? Ma quando? Ma a chi le vuoi fare bere queste fesserie?

Uno che li ha ammazzati fino a ieri, che si lamentava perché non sapeva cosa farne, che li buttava via, che li dava al rescue, che non li ha mai fatti vedere sul suo sito insieme ai fratelli??!! Altro che pedigree Perrotta e amorevoli cure ai neonati. A me non fai fesso.

Siamo uomini o banderuole? Dove sono le lotte, le iniziative, le istanze che hai fatto per il riconoscimento del boxer bianco senza limitazioni?

No, spiegamelo! Hai scritto all’ENCI, hai fatto denunce, hai fatto informazione? Sig. Perrotta, responsabile di allevamento di quel club BCI, che vergognosamente, caso pressoché unico, sul suo sito ufficiale non possiede ancora una sezione Boxer bianco: per loro i boxer nascono solo fulvi e tigrati.

Ti abbiamo visto presentare qualche soggetto del tuo allevamento bianco, con nome, cognome, affisso in qualche raduno internazionale? Perché diversamente da quello che scrivi i boxer bianchi sono ammessi alle esposizioni di bellezza di razza e in Paesi che non sono oppressi da un club di razza come il tuo, fanno anche il 1° assoluto rispetto agli altri colori.

Ancora il Sig. Perrotta scrive:

Nel 1941, in piena seconda guerra mondiale, in cui i boxer furono impiegati al fianco delle truppe tedesche, fu nuovamente introdotto il divieto di allevare boxer bianchi in quanto questo mantello risultava troppo visibile. Tale divieto è poi rimasto negli anni; solamente agli inizi del 2000, con l'avvento delle prime regolamentazioni sul benessere animale e una maggiore sensibilità dell'opinione pubblica per la tutela dei diritti degli amici a quattro zampe, si è tornati a discutere dei boxer bianchi!

Altra castroneria alla Perrotta: non c’è mai stato nessun divieto di allevare i boxer bianchi. Stiamo parlando di regole di allevamento della Germania Nazista. Non esiste un divieto di allevare i cuccioli bianchi fino al 2000, quando è stato rimesso in discussione dalle leggi sul benessere animale: vogliamo giustificare il “metodo secchio” con un divieto? Esiste invece l’ottusità gretta dei tanti allevatori, che sul bianco hanno sempre sputato e se ne vogliono solo liberare.

Vuoi davvero fare bella figura con i bianchi? Fallo con le tue battaglie, non con quelle degli altri, a partire da quell’ammuffito consiglio di club di razza in cui siedi, con il ruolo di responsabile di allevamento. Sei responsabile di allevamento e cosa fai per il boxer bianco? “Speri” che rientri in standard? Praticamente auspichi che ci rientri da solo: scrivi all’ENCI! scrivi all’FCI! protesta con Knope del Boxer Klub! Attivati, denuncia, fai ricerche, fai prove d’allevamento!

Inizia a cambiare in Italia, nel tuo club, che è uno dei pochi in Europa, che i bianchi non li vuole proprio vedere e ancora li scarta in esposizione.

Allora ti stimo. Fin qui ti dico solo: fanculo Perrotta!

Italian Boxer Club - Boxer BiancoUlteriori approfondimenti sul Boxer Bianco visitando la sezione dedicata sul sito Italian Boxer Club

Cuccioli Allevamento Gran Mogol

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